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Aprire una partita IVA per nomadi digitali: a cosa serve, come fare, quanto costa?
Aggiornato il 1 Marzo 2024
Aggiornato il 1 Marzo 2024
Cosa può desiderare una generazione di lavoratori smart, dinamici e amanti della libertà come i digital nomads? Che anche aprire una partita IVA per nomadi digitali sia un processo altrettanto snello ed efficiente, magari in modalità 100% online.
Sarebbe il top se anche la quotidiana burocrazia legata all’attività di libero professionista fosse flessibile e gestibile da remoto, ovunque nel mondo, perché lo stile di vita da lavoratore nomade poco si concilia con pratiche burocratiche legate a luoghi geograficamente fissi.
Ma come far combaciare le esigenze dei professionisti 2.0 con il desiderio di affidarsi a validi esperti del settore fiscale?
Aprire una partita IVA online per nomadi digitali può essere una valida soluzione se desideri avere autonomia sia in fase di settaggio della tua attività da freelancer, sia per ogni futuro adempimento connesso (fatturazione, dichiarazioni dei redditi, scadenze di ogni genere).
Ma è davvero indispensabile aprire una partita IVA per lavorare come nomade digitale? Come funziona questa procedura? E quanto ti costerebbe aprire la tua P.IVA?!
Piccolo spoiler
Per avviare la nostra carriera nel digitale noi abbiamo scelto di affidarci ai consulenti fiscali di Fiscozen. La prima chiacchierata al telefono è stata un piacevole colpo di fulmine e a distanza di un paio d’anni siamo ancora totalmente soddisfatti dalla collaborazione, tanto da consigliarli a chiunque.Vuoi metterli alla prova anche tu?
Più avanti nell’articolo scopri come ottenere un sostanzioso sconto di 50€ per l’apertura della tua partita IVA!
- Cos’è la partita IVA e a cosa serve?
- Quando aprire partita IVA per nomadi digitali?
- Aprire partita IVA: i costi?
- I vantaggi di una partita IVA online per nomadi digitali
- Come aprire partita IVA per nomadi digitali? I passaggi principali
- Quanto tempo ci vuole per aprire una partita IVA da libero professionista?
Cos’è la partita IVA e a cosa serve?
Partiamo dalla base e cerchiamo di capire perché questa benedetta partita IVA serve, se si vuole intraprendere una carriera da freelancers e/o nomadi digitali.
La partita IVA altro non è che il codice, rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, che ti identifica in maniera univoca come professionista e ti consente di emettere fatture, pagare i contributi e versare le imposte dovute allo Stato (già, s’ha da fare). È sempre tramite la tua partita IVA che puoi eventualmente scaricare le spese inerenti alla tua attività, avvalerti di collaboratori, ricevere potenziali sostegni o bonus e molto altro.
Essenzialmente è lo strumento fondamentale per svolgere la tua attività in modo professionale e continuativo. Devi aprire una partita IVA come nomade digitale per poter fare il lavoro che desideri? La risposta è sì, se hai intenzione di rendere la tua attività da freelancer un’occupazione a tempo pieno ed essere in regola con il fisco italiano.
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Quando aprire partita IVA per nomadi digitali?
Il quesito che tutti si pongono quando iniziano a svolgere i primi lavori come nomadi digitali è proprio questa: ma mi serve per forza una P.IVA per lavorare come freelancer?
Per capire se e quando è consigliabile aprire una partita IVA in Italia come nomade digitale dovresti basarti su alcune domande essenziali. Ad esempio, dovresti chiederti quanta concretezza e serietà desideri dare alla tua carriera online e, in secondo luogo, quanto tempo trascorrerai sul territorio italiano mentre ti godi il tuo lifestyle da lavoratore in remoto.
Sono due fattori molto diversi tra loro, ma entrambi indispensabili per prendere una decisione sensata.
Disclaimer importante: le informazioni che riportiamo sono frutto della nostra esperienza e delle informazioni in nostro possesso, ma non essendo noi né commercialisti, né consulenti fiscali, potremmo commettere qualche errore o dire imprecisioni. Ovviamente l'unico modo per avere informazioni valide è rivolgerti a un vero professionista del settore, possibilmente affidabile, comprensibile e disponibile !
Quando conviene aprire una partita IVA?
Per chi è agli inizi è difficile capire se il lavoro da freelancer potrà decollare e diventare una professione full-time, perciò spesso c’è molta indecisione sull’apertura di una P.IVA, un passo che sembra a volte troppo grande da compiere.
La soluzione temporanea adottata da molti, quando le collaborazioni sono ancora saltuarie e incerte, è quella di svolgere prestazioni occasionali su ritenuta d’acconto. Si tratta di un compromesso molto valido nelle prime fasi della tua carriera, ma ha dei limiti e non può essere protratto all’infinito.
Quando l’apertura della partita IVA diventa un passaggio obbligatorio? Nel momento in cui la tua attività diventa continuativa e professionale, indipendentemente, tra l’altro, dai limiti di reddito.
Spesso online si sentono menzionare i famosi 5000 euro di reddito annuo che farebbero da linea di confine tra la necessità di una P.IVA e la fattibilità della ritenuta d’acconto. In realtà la discriminante essenziale non è quella, ma proprio - come menzionato - l’abitualità, la professionalità, la serietà e la regolarità della tua attività da libero professionista.
Svolgere un’attività da freelance con i caratteri sopra menzionati, magari promuovendo anche la tua professione online, crea i presupposti per l’apertura di una partita IVA che regolarizzi la tua posizione agli occhi del fisco.
Aprire la tua partita IVA da nomade digitale, libero professionista o imprenditore di te stesso è indispensabile, quindi, quando inizi a lavorare con stabilità. Il tuo prezioso codice numerico ti consentirà di buttarti anima e corpo nel tuo progetto, senza limiti e senza vincoli. Darà, inoltre, un tocco di professionalità in più al tuo profilo, agli occhi di chi vorrebbe collaborare con te.
Un passo essenziale, quindi per cambiare vita e avviare il tuo sogno nomade.
Nomadi digitali e partita IVA in Italia: resterai qui o sarai spesso all’estero?
Chi lavora online come nomade digitale spesso viaggia parecchio, trascorrendo il suo tempo qui e là nel mondo ed esplorando nuovi paesi e nuove culture. Se sai già che trascorrerai gran parte dell’anno fuori dai confini italiani, ti conviene capire se aprire una P.IVA in Italia o altrove
Sarai infatti soggetto agli obblighi fiscali italiani solo al verificarsi di alcuni requisiti. Ad esempio:
- se lavori dall’Italia
- se lavori all’estero per meno di 183 giorni ogni anno
Sei fiscalmente residente in Italia quando (per almeno 183 giorni) sei iscritto all’anagrafe della popolazione residente e hai la residenza e/o il domicilio in Italia.
Quando invece lavori altrove per più dei famosi 183 giorni annui potresti decidere di trasferire all’estero anche la tua residenza fiscale: in questo caso dovrai iscriverti all’AIRE e avere un domicilio e una residenza fuori dai confini italiani.
Aprire partita IVA all’estero è un’opzione possibile e le questioni di residenza fiscale per i nomadi digitali sono sempre molto delicate. L’aiuto di un professionista del settore può essere indispensabile per capire come muoverti e comprendere ogni dinamica della tassazione all’estero o delle convenzioni con l’Italia del paese che scegli come nuova “casa”.
Anche se resti in Italia, ma viaggi spesso e non sei mai nello stesso luogo per molto tempo, l’idea migliore è senza dubbio quella di aprire una partita IVA online e di avere come partner della tua carriera da freelancer un consulente fiscale dallo spirito dinamico tanto quanto il tuo.
Aprire partita IVA: i costi?
Questa è senza alcun dubbio una delle domande più ostiche che ci si fa, quando si inizia a pensare di aprire una partita IVA. Il fattore spese può scoraggiare parecchio l’apertura di una posizione fiscale regolare, con il rischio di trovarsi in fasi poco chiare della propria vita lavorativa, in bilico tra occasionalità e attività professionale continuativa.
Ma, concretamente, quanto costa aprire una partita IVA online per nomadi digitali? È possibile aprirla da soli o è obbligatorio rivolgersi a un professionista fiscale?
Chiariamo subito due punti cruciali:
- è possibile aprire partita IVA da soli, rivolgendosi direttamente all’Agenzia delle Entrate, seguendo procedure online che sono sostanzialmente gratuite, ma...
- riuscire a districarsi nei meandri della burocrazia è tutt’altro che semplice e capire come aprire partita IVA da soli non è certo l’unico ostacolo che potresti incontrare se scegli la modalità “fai da te”!
Creare una nuova posizione fiscale come libero professionista significa capire esattamente come muoverti per non commettere errori. Ad esempio, sai già quale codice ATECO scegliere per la professione che svolgi? O quale regime fiscale potrebbe convenirti di più?
Inoltre, hai già chiaro come farai a gestire l’emissione delle fatture, le tue dichiarazioni dei redditi, gli adempimenti fiscali obbligatori per la tua attività? Sarai in grado di stare dietro da solo alle continue modifiche legislative o di cogliere le opportunità che ti spettano (come sostegni, bonus, sgravi di vario tipo)?
Ecco, appunto.
Immaginiamo che un brivido di panico stia attraversando la tua schiena in questo momento.
Siamo anche noi amanti dell’autonomia, ma fare tutto completamente da soli non è sempre l’idea migliore, né la più saggia, specialmente quando si tratta di normative fiscali e burocrazia.
Se hai intenzione di aprire la tua partita IVA come nomade digitale, il primo passo da fare è infatti trovare un valido professionista che possa supportarti nell’impresa!
Tra i vantaggi che la digitalizzazione ha portato nel mondo dei digital nomads c’è anche la nascita di servizi digitali super smart, come quello di Fiscozen, un vero team di consulenti fiscali disponibili in modalità totalmente online e, inoltre, esperti nelle professioni emergenti che caratterizzano il mondo del nomadismo digitale.
Sono efficienti, noti e affidabili e per questo sono già i punti di riferimento preferiti di moltissimi nomadi digitali. Quanto può costarti rivolgerti a loro?
Fiscozen offre numerose tipologie di servizi pensati ad hoc per professionisti e imprese e propone interessanti abbonamenti dedicati a chi vuole aprire partita IVA forfettaria online oppure a chi è interessato al regime semplificato o ordinario.
Grazie a una gestione snella i loro prezzi sono più bassi rispetto a quelli di un tradizionale commercialista, ma il livello della consulenza è davvero eccellente.
Inoltre, grazie alla nostra collaborazione con loro puoi ottenere:
- una consulenza gratuita con un esperto
- 50€ di sconto sul primo anno di abbonamento!
Come ottenerlo?
Ti basta cliccare sul link qui sotto e verrai reindirizzato immediatamente alla pagina di Fiscozen riservata ai lettori UnaNuovaMeta, dove potrai trovare i prezzi con il tuo sconto già applicato! Mica male, no?
I vantaggi di una partita IVA online per nomadi digitali
Spesso ci vogliono sette corsi di laurea per districarsi nella burocrazia italiana, ma grazie a servizi online - come quelli proposti dai più qualificati consulenti fiscali - ogni procedura sembra decisamente meno ingarbugliata e inaffrontabile!
I pro dell’avere un consulente digitale online?
- Puoi aprire e gestire la tua partita IVA da nomade digitale ovunque ti trovi del mondo, contando su un servizio progettato su misura per liberi professionisti, freelancers e imprenditori digitali.
- Avrai a disposizione gestionali super intuitivi per monitorare e gestire 100% da remoto ogni passaggio della tua attività: ad esempio, la piattaforma Fiscozen ti permette di emettere fatture, pagare le tasse, tenere monitorato l'andamento del tuo fatturato, ricevere reminder per i tuoi adempimenti, compilare la dichiarazione dei redditi e così via. Insomma, rende superfluo ogni altro software e anche l'andare “nell’ufficio del commercialista” per consegnare o ritirare scartoffie.
- Potrai contare su un’assistenza qualificata del tuo consulente via live chat, email o telefono, in qualunque momento tu abbia dei dubbi, delle domande o delle difficoltà.
Come aprire partita IVA per nomadi digitali? I passaggi principali
La consulenza iniziale con un professionista è indispensabile anche per inquadrare più chiaramente alcuni punti “caldi” dell'apertura di partita IVA: argomenti come regimi fiscali, codici ATECO e versamenti dei contributi INPS non saranno più un mistero!
Quali sono gli step più decisivi per l’apertura di una partita IVA?
La scelta del Codice ATECO
Il codice ATECO è un codice ISTAT che identifica in maniera univoca l'attività professionale specifica o una categoria di attività. Viaggerà di pari passo con la tua partita IVA e dovrà essere rappresentativo, appunto, dell’ATtività ECOnomica prevalente che svolgerai nel tuo lavoro. Potrai occuparti di più tipologie di attività, ma dovrai definire quale sarà quella principale e più rilevante.
La scelta del regime fiscale
Semplificando all’estremo le possibilità esistenti per i liberi professionisti, sono due le alternative: il regime forfettario e il regime ordinario. Aprire partita IVA forfettaria è spesso l’opzione migliore da cui partire se sei all’inizio della tua carriera da freelance, perché offre numerosi benefici a chi sta avviando una nuova attività professionale.
Può optare per l’apertura di partita IVA in regime forfettario (e mantenerlo nel tempo) solo chi è in possesso di specifici requisiti, come ad esempio: avere un reddito non superiore agli 85.000 euro annui, aver percepito eventuali redditi da lavoro dipendente non superiori ai 30.000 euro nell’anno precedente, non essere una società di persone o capitali e avere spese sotto i 20.000 euro lordi/annui per collaboratori dipendenti.
Tra i vantaggi principali di questo regime agevolato?
- avrai una tassazione del 15% sul reddito imponibile, che scende al 5% per i primi 5 anni (sempre in presenza di specifici requisiti previsti per le nuove attività)
- i tuoi contributi e le tue tasse saranno calcolati solo su una parte del reddito, applicando un coefficiente di redditività legato al codice ATECO
- non dovrai applicare l’IVA in fattura, versarla e adempiere alle relative dichiarazioni trimestrali o annuali
Insomma, aprire partita IVA in regime forfettario come nomade digitale potrebbe regalarti molti plus e una vita professionale decisamente più semplice.
L’apertura della posizione previdenziale
Come libero professionista sarai tenuto a versare i contributi. Il loro ammontare dipende dalla tua attività: puoi essere iscritto alla cassa specifica di un ordine professionale oppure rientrare nella Gestione Separata INPS.
Assolutamente utile, per capire questi e molti altri aspetti della vita da freelancer, il supporto di un consulente specializzato!
Quanto tempo ci vuole per aprire una partita IVA da libero professionista?
Ti sorprenderà sapere che ci vogliono solamente poche ore per ritrovarti professionista con partita IVA! La sensazione è davvero emozionante, dobbiamo ammetterlo.
Dopo aver affidato la nostra pratica a Fiscozen, hanno provveduto loro ad aprire la nostra partita IVA e a portare avanti tutti gli adempimenti del caso. Solo 24 ore dopo avevamo in mano il nostro preziosissimo codice numerico e una posizione fiscale fresca d’apertura!
Insomma, scegliere la strada da freelancers e nomadi digitali può spaventare per numerosi motivi, ma l’apertura di una partita IVA è davvero tra i primi step da compiere per rendere concreto il tuo progetto di vita.
Inoltre, poter gestire ogni aspetto della tua vita fiscale online, in remoto e con l'affiancamento costante di un team di professionisti esperti, fa sembrare davvero tutto in discesa!
Segui il link per richiedere una consulenza gratuita con Fiscozen: sarà davvero una chiacchierata illuminante per capire cosa ti occorre, dissipare i dubbi, avere risposte alle tue domande e capire da dove partire. (Con uno sconto che rende un po' più easy l'approccio alla prima partita IVA!)
Pronto per partire con la tua avventura da digital nomad?!
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