Una Nuova Meta - Blog di viaggi di Ale & Deia
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Vivere in camper, si può? I primi passi per mollare tutto e partire

Pubblicato il 10 Dicembre 2022

Aggiornato il 29 Marzo 2023

Aggiornato il 29 Marzo 2023

Vivere liberi, con meno stress e più indipendenza, esplorando il mondo al proprio ritmo. Chi non ha immaginato di farlo? Mollare tutto e cambiare vita è un pensiero ricorrente di molti e spesso questa fantasia include anche l’acquisto di una casa su ruote per vivere in camper viaggiando non stop. 

Lo stile di vita “nomade” affascina sempre di più, perché ha i contorni dell’avventura e offre una boccata d’aria fresca rispetto alla routine spesso sfiancante e demoralizzante in cui ci si trova normalmente invischiati. Più stringono i ritmi frenetici della vita “tradizionale”, più aumenta il numero di persone che non si limitano a fantasticare sulla fuga, ma che la progettano nei dettagli. L’idea di vivere in camper o in van, per un breve o lungo periodo, è una delle più gettonate, perché soddisfa il desiderio di riprendere in mano il proprio tempo e riconnettersi con una vita più essenziale e minimalista, godendosi il momento presente, aprendosi alla scoperta di nuovi luoghi e culture e rivoluzionando completamente le proprie abitudini

Il camper altro non è che una mini-casa su ruote, tendenzialmente dotata (o dotabile) di tutti i comfort ritenuti indispensabili, ma autonoma e in grado di spostarsi ovunque si desideri posteggiarla. Ma vivere in camper è un piano davvero così semplice da realizzare? Quali sono i pro e i contro? Come muovere i primi passi per riuscirci? Quando costa, nella pratica, vivere in un camper? 

Cerchiamo di capire meglio alcuni degli aspetti più interessanti di questo stile di vita e di rispondere a qualcuna delle domande più diffuse sulla vita su 4 ruote. 

Vivere in camper e cambiare vita: perché la voglia è aumentata

La vita in camper è da molti vissuta come un’esistenza improntata alla libertà, allo stravolgimento delle regole imposte, all’uscita dai vincoli, dai ritmi (e spesso anche dai costi) di un percorso più classico. 

Il fenomeno dei fulltimers risale ormai a decenni fa, ma in Italia non era così conosciuto e diffuso come lo è oggi. Sono molte le ragioni che, nei tempi più recenti, hanno fatto balenare nella mente di molti l’idea di vivere in camper full time. 

Senza dubbio la crisi sanitaria ha avuto un ruolo decisivo e ha dato un forte impulso a questo trend. Da un lato, l’acquisto (o il noleggio) di un camper ha permesso a molti di viaggiare in modo diverso dal solito, trovando una strategia per isolarsi e stare a contatto con la natura. Dall’altro l’esplosione del remote working e la spinta alla digitalizzazione sono stati fattori decisivi che hanno fornito a numerosi professionisti l’opportunità di vivere e lavorare ovunque nel mondo, senza la necessità di recarsi in ufficio ogni giorno. Anche chi già lavorava come freelancer ha assistito a un'amplificazione esponenziale delle occasioni e a una maggiore apertura di aziende e clienti verso l’idea di collaborazioni full remote.

Ma non è tutto: sono tantissime le persone che, nei duri mesi di pericolo, incertezze e restrizioni, si sono trovate a riflettere profondamente sulla loro vita e sulle loro prospettive, arrivando a volte a conclusioni sorprendenti. I momenti di crisi portano spesso a risultati inattesi o all’accelerazione di processi già in corso.

Così, a farsi sentire più forte è stata per molti anche l'insofferenza latente verso una vita che non sentivano su misura per loro e la voglia di provare a cambiare le carte in tavola. Non da ultimo, i costi esorbitanti di una vita “tradizionale” stanno spingendo a valutare scenari diversi e ad abbracciare l’idea di vivere in camper con meno cose, ma più emozioni, meno frenesia e più valori, più tempo per sé o per la famiglia e più consapevolezza.

Vado a vivere in camper! È la scelta che fa per te?

Se hai voglia di fare scelte di vita alternative devi senza dubbio attrezzarti con parecchio coraggio e devi essere disposto a uscire dalla tua zona di comfort, ma hai anche bisogno di raccogliere le informazioni corrette e le competenze che ti occorrono per proseguire nel tuo progetto. 

In ogni caso, chi ama la libertà non apprezza le scelte drastiche e irreversibili e la decisione di vivere in camper offre il giusto range di opzioni flessibili e alla portata di tutti. Puoi infatti decidere di avvicinarti a questa realtà seguendo principalmente due traiettorie (sono molte di più le opzioni, ma semplifichiamo): 

  • Cambiare vita, vendere tutto (casa, auto etc) e comprare un camper/van da usare come base, casa, ufficio, deposito, cantina, salotto. 
  • Scegliere la via più soft, viaggiando e vivendo in camper per periodi più o meno lunghi, mantenendo però un punto d’appoggio stabile. Può trattarsi di una casa di proprietà (magari da dare in affitto nel frattempo), della residenza a casa di amici o parenti o anche solo di un box dove lasciare il grosso dei tuoi averi. 

Sono entrambe opportunità ottime. Per decidere valuta la tua convinzione e le tue motivazioni, senza aver paura di ammettere che, nella vita, è possibile e legittimo voler tornare sui propri passi o cambiare direzione anche un milione di volte.

Vivere in camper, cambiare vita

Probabilmente ti sarai già lanciato in ricerche online quali “blog vivere in camper” o “vivere in camper youtube”, consumando milioni di pagine e ore di video, per scoprire tutto su questo stile di vita così affascinante.

Sbirciando le avventure dei fulltimers (o part timers), tra le prime cose che avrai notato ci sono probabilmente queste: 

  • Vivere in camper si può e, come per ogni cosa, basta organizzarsi a dovere, rinunciare a qualcosa (comodità, stabilità, abitudini, affetti) per guadagnare qualcos’altro (tempo, libertà, emozioni, adrenalina, ricordi, voglia di vivere la vita spremendola come un limone). Farlo o non farlo è semplicemente questione di priorità e di trovare un equilibrio tra le scuse per rimandare e la voglia di vivere al 100% la vita che vorresti. 
  • Ognuno fa scelte diverse, ha percorsi differenti, è arrivato a quella scelta per diversi motivi e ha un diverso limite temporale per l’esperienza. Tra vivere in camper per sempre e provare a farlo per un periodo limitato c’è un oceano di sfumature. Ovviamente se decidi di vivere in camper tutto l'anno oppure solo per qualche mese di libertà avrai bisogno di un’organizzazione differente. 

Oggi in viaggio con un camper ci sono intere famiglie, nomadi digitali, singles, ragazze che viaggiano da sole, c’è chi decide di vivere in camper con il cane o con il gatto, con i figli, con il partner o solamente con la sua voglia di esplorare il mondo.  

Sono sicuramente moltissime le curiosità di chi guarda “da fuori” questo stile di vita e, per quanto i punti di partenza siano diversi per ognuno, sono numerose le curiosità che accomunano tutti.

Cerchiamo quindi di fare una panoramica su alcuni aspetti di questa vita su ruote, partendo proprio da quelle che erano anche le nostre domande prima di lanciarci in un’esperienza da nomadi digitali in camper!

Come vivere in camper con il massimo comfort? Scegliendo il mezzo perfetto

Prima di dire “mollo tutto e vado a vivere in camper” dovresti avere delle conoscenze basilari che possono aiutarti ad affrontare ciò che ti attende. Uno dei primi passi è quello di informarti sulle caratteristiche di quelle che sarà la tua casa mobile, ovvero un camper o un van. Si tratta in realtà di un percorso infinito, perché molte delle tue competenze le accumulerai proprio viaggiando e affrontando, di volta in volta, gli intoppi e gli imprevisti che ti capiteranno sul cammino. 

In generale, però, è importante capire quali sono gli spazi interni di un camper e quali comfort sono essenziali per te e per la tua organizzazione. Esplora video online, fiere, eventi, vai a conoscere personalmente altri viaggiatori, osserva i loro mezzi e prendi familiarità con dinette, tipologie di letto, spazi di stivaggio, motorizzazioni, tipi di wc, metodi di riscaldamento e così via. 

Se vuoi vivere in camper o ti piacerebbe vivere in van, impara a conoscere anche le tipologie di mezzo a tua disposizione.  Ad esempio puoi optare per un camper mansardato, semintegrale, integrale o per un motorhome e, se invece scegli il van, ti si apre un mondo altrettanto ampio di configurazioni. 

Altro punto essenziale: vorresti un mezzo nuovo, usato o da camperizzare dalla A alla Z? Per iniziare la tua vita in camper puoi scegliere un vecchio van da camperizzare o un modernissimo camper pluriaccessoriato: le comodità cambiano, ma non ti sentire in colpa se, anche nella tua vita nomade e avventurosa, senti l’esigenza di una doccia interna o di qualche comodità in più. 

Inoltre, viaggerai con i risparmi di una vita oppure avrai bisogno di lavorare viaggiando? Noi siamo nella seconda categoria, quindi abbiamo optato per la scelta di un camper che potesse darci spazi confortevoli per usarlo come ufficio-casa e trascorrerci spesso 24 ore intere della giornata. 

Un’ottima idea per capire cosa davvero ti occorre è quella di noleggiare un mezzo simile a quello dei tuoi sogni e provare a viverci per qualche giorno. È spesso l’unico modo per comprendere veramente quanto sei affine agli ambienti di un mezzo su ruote e per individuare le tue concrete esigenze quotidiane. 

Vivere in un camper quanto costa?

Una delle domande più ricorrenti è proprio questa, perché molti sono attratti dall’idea di vivere in un camper per i costi nettamente inferiori che spesso questa scelta promette. Ma è davvero così? 

Se è vero che una vita in viaggio su questi mezzi è spesso molto meno costosa di quella in un normale appartamento, prima di partire con il tuo progetto valuta bene i costi mensili per vivere in camper e le spese che potrai avere quando ti metterai a bordo del tuo bolide. 

Quanto costa vivere in camper? Tendenzialmente i costi da considerare sono di due categorie, ovvero quelli fissi e quelli variabili. 

  • Tra i costi fissi ci sono, ad esempio, la rata per l’acquisto del mezzo (se hai deciso di comprarlo con un finanziamento), l’assicurazione annuale e le revisioni.  
  • Tra quelli variabili possono trovarsi il gasolio, il gas per alimentare fornelli e riscaldamento, il carico/scarico dell’acqua, le spese alimentari o quelle per la lavanderia.  

Senza dubbio, però, vivere in camper ti farà risparmiare enormemente sui costi fissi della vita in casa, come mutuo, bollette, spese condominiali e via dicendo. Inoltre, ti condurrà spontaneamente verso una diminuzione delle spese per vestiti, suppellettili inutili e accessori di cui puoi fare a meno. Infine, da non sottovalutare, tenderà ad azzerare i costi di voli aerei, hotel e appartamenti necessari per i tuoi viaggi. 

C’è chi decide di vivere in camper senza lavorare, “semplicemente” risparmiando per lungo tempo prima di partire o vendendo tutto il resto dei suoi averi per godersi la vita nomade, spendendo l’essenziale e amministrando perfettamente le sue finanze. Sono anche parecchi quelli che decidono di vivere in camper da pensionati, per sfruttare al massimo le entrate e godersi la vita al 100%.

Insomma, vivere in camper senza soldi non è ovviamente fattibile, ma è possibile ridurre le uscite, oppure anche trasferire la propria casa mobile dove la vita di ogni giorno costa meno. Anziché restare in Italia, in tanti decidono di spostarsi in paesi dove ogni euro può essere meglio speso oppure dove il clima consente, ad esempio, risparmi notevoli sul riscaldamento. C’è chi decide di vivere in camper in Portogallo o in Spagna e numerosi vanlifers hanno scelto di vivere in camper alle Canarie o, più in generale, a latitudini climaticamente piacevoli

Nell’ampio ecosistema di chi si muove nel mondo con il suo mezzo ci sono anche i nomadi digitali, ovvero coloro che hanno deciso di lavorare viaggiando in camper o in van.

nomadi digitali lavoro

Vivere in camper e lavorare viaggiando: come fare?

Come vivere in camper se hai bisogno di generare entrate costanti per mantenere il tuo stile di vita libero? A questa domanda molti rispondono con una scelta smart e, oggi, concretamente fattibile (attenzione, fattibile non significa mai facile o scontata).

Lavorare in remoto è sempre più facile, grazie alle moderne tecnologie e a una digitalizzazione sempre più estesa, che mette a disposizione connessioni veloci, piattaforme per la videocomunicazione e software per lo scambio di dati, documenti e informazioni.

Attorno ai nomadi digitali c’è spesso un aurea di mistero e sono di sovente dipinti come “quelli che lavorano con il laptop dalla spiaggia”. In realtà, ovviamente, le cose non stanno esattamente così e il mondo dei social spesso contribuisce a dare un’idea un po’ distorta delle cose.

Di fatto, però, chi sceglie di diventare nomade digitale è alla ricerca di un rapporto con il tempo e con il lavoro completamente diverso dalla “norma” e riuscire a conquistare questo stile di vita apre le porte a infinite soddisfazioni, nonché a un livello di libertà altrimenti impensabile. 

Ma chi sono davvero i nomadi digitali? Come si fa a diventare nomade digitale e quali sono i lavori che permettono di svincolarsi da una sede fissa di lavoro? Ne abbiamo parlato qui:

Per riuscire a lavorare viaggiando le strategie possibili sono numerose, così come i lavori che si possono fare da remoto, semplicemente sfruttando un laptop e una buona connessione a internet. Noi, ad esempio siamo entrambi freelancers e abbiamo deciso di aprire una partita IVA online per svolgere le nostre attività ovunque nel mondo.

PS: l'abbiamo aperta grazie al supporto di Fiscozen, un team di consulenti fiscali competenti e sempre disponibili online ovunque ti occorra!

Se sei interessato anche tu a questa scelta, puoi approfittare di una consulenza gratuita con loro e di uno sconto di 50 € sul primo anno di abbonamento!

Vivere in camper, dove parcheggiare?

La differenza sostanziale tra una casa tradizionale e una casa mobile è che la seconda…va posteggiata! Già, una delle attività in cui sono più spesso impegnati fulltimers, vanlifers e nomadi digitali che vivono in camper è proprio la ricerca di uno spot per passare la notte

Sono molte le strategie che ti permettono di scovare luoghi dove passare un giorno solo o lunghi periodi di tempo. Ovviamente esiste l’opzione di vivere in un campeggio o aree di sosta, ossia in zone appositamente pensate per ospitare camper e van e fornire tutto ciò che occorre al mezzo o all’equipaggio: acqua potabile per i serbatoi, docce calde, corrente, bagni, minimarket, lavatrici e così via.

Spesso, però, è la scelta più papabile per chi in camper ci va solamente in vacanza. Chi vive in camper è alla ricerca del massimo risparmio, cerca di stare il più possibile a contatto con la natura e rifugge tendenzialmente i posti iper affollati e presi d’assalto dalla massa. L’opzione “sosta libera” è quella più amata, ossia la scelta di parcheggiare il camper al di fuori delle zone appositamente designate per lo scopo. Un’opzione che non è sempre semplice come si può immaginare.

Infatti, camper e van sono a tutti gli effetti mezzi di trasporto e sottostanno alle norme del  Codice della Strada. Inoltre, c’è sempre da tenere a mente che ogni zona d’Italia e ogni paese del mondo ha regole diverse in merito alla sosta libera e una diversa tolleranza per quest’abitudine. Conoscere e rispettare le norme locali è fondamentale, sia per evitare multe e problemi con la legge, sia per mettersi al riparo dai rischi inutili legati a scelte scellerate del posteggio per la notte. 

Il punto essenziale è anche un altro: per fare sosta libera dovrai attrezzare il tuo mezzo perché possa essere autonomo per più giorni possibili. Come?

Dotandolo di serbatoi d’acqua sufficientemente capienti, di buone scorte di gas e di pannelli solari fissi o in versione portatile. Oggi molte aziende, come Bluetti, forniscono kit eccellenti per sfruttare l’energia solare, composti da power stations e pannelli portatili adatti ad alimentare tutto ciò che ti occorre per vivere e lavorare in camper!

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Come scegliere un camper per vivere e lavorare on the road?

Vivere in camper full time: e la burocrazia?

Uno degli argomenti più discussi tra chi vorrebbe vivere in camper per sempre è la residenza. Se decidi di mollare tutto, vendere casa e partire, dove puoi stabilire la tua residenza per continuare a godere dei servizi connessi all’indirizzo in cui vivi? Alla residenza sono legati, infatti, molti diritti e doveri del cittadino, come l'assegnazione di un medico di base o del seggio in cui votare, ma anche l’accesso a numerosi servizi dell'amministrazione pubblica.

Se scegli di vivere in camper la residenza dove puoi fissarla concretamente? Puoi averla sul tuo mezzo? Per rispondere a queste domande è utile capire alcuni concetti di base, come la differenza tra residenza e domicilio, o le concrete possibilità per chi desidera vivere in camper in Italia o in altri paesi del mondo. 

L’argomento è ampio, ma in generale la legge italiana non dà la possibilità di fissare né la residenza né il domicilio su un mezzo a quattro ruote. Le opzioni che si aprono a chi vuole vivere in camper full time sono sostanzialmente due (riassumendo all’estremo un tema decisamente complesso): 

  • tenere la residenza a casa di parenti, amici, conoscenti (o presso un’abitazione di proprietà) 
  • richiedere una residenza fittizia come cittadino senza fissa dimora, un termine che fa storcere il naso ma che è un’opzione concretamente valutata da chi non ha possibilità di ricorrere al primo sistema 

Come fare? Dato che si tratta di tematiche non semplicissime da trattare ed è alto il rischio di dare informazioni incomplete, non aggiornate o non corrette al 100%, ti invitiamo a informarti attraverso fonti online attendibili o presso il tuo comune.

Una domanda molto più semplice è invece questa: “Come fare se ti occorre ricevere pacchi mentre sei in viaggio?”. 

Oggi è facilissimo farlo e anche noi acquistiamo online senza troppi problemi mentre siamo on the road. Se compri da grandi marketplaces, come Amazon, hai l’opportunità di farti spedire i prodotti non al tuo indirizzo, ma presso gli Amazon Lockers, oggi distribuiti praticamente ovunque. Oppure, puoi sfruttare i punti di ritiro postale, le tabaccherie e i negozi che fungono anche da luoghi di ritiro. Ovviamente, ciò è possibile se stai viaggiando nei pressi di città più o meno grandi, mentre le cose si complicano se sei nel mezzo di una foresta di conifere in Finlandia.

La flessibilità e la capacità di adattamento a luoghi e situazioni diverse è la skill numero uno, quando scegli di vivere in camper!

Vivere in camper e sicurezza

È sicuro vivere in camper?

Il tema sicurezza è un altro tra i più dibattuti. Per quanto ci siano differenze evidenti tra il vivere in camper posteggiati all’aria aperta oppure chiusi dentro un appartamento in centro città, la risposta più realistica alla domanda è un’altra domanda.  

Cosa è DAVVERO sicuro? In casa ci si sente iper protetti, finché qualche ladruncolo non riesce a intrufolarsi dentro le mura domestiche. Passeggiare nel centro della propria città sembra più saggio che farlo nel mezzo di un bosco in un paese mai visto prima, ma sappiamo bene quanto ormai siano tristemente comuni gli episodi di criminalità proprio nelle nostre sicurissime metropoli. 

Il buon senso e la prudenza sono concetti che dovrebbero guidare sempre le scelte di chi decide di viaggiare e vivere in camper. È bene conoscere le principali strategie per farlo in sicurezza, ma è ancora più importante valutare attentamente ogni singola situazione di volta in volta e trovare le proprie soluzioni per sentirsi (ed effettivamente essere) sicuri. 

I sistemi di sicurezza per i camper o i van sono numerosi e vanno dagli antifurti (meccanici o elettronici), alle doppie serrature, alle videocamere e così via. Sono molte anche le assicurazioni associabili ai camper, che coprono praticamente qualsiasi evento possa accadere in viaggio.

Esistono però anche molte regole non scritte, che è indispensabile imparare a conoscere se vuoi vivere in camper e che possono aiutarti a capire quali sono i luoghi più sicuri dove sostare e quali quelli da evitare a piè pari. 

Infine, esiste una solidarietà tra camperisti che spesso fa sentire miliardi di volte più sicuri nel mezzo del nulla posteggiati tra altri viaggiatori, che non in un affollato condominio.

Vivere in camper, pro e contro?

Indovina? Sono molti sia i pro, sia i contro della scelta di vivere in camper. E, indovina ancora? Spetta solamente a te capire quali sono le tue priorità nella vita, in modo da prendere in mano il tuo destino e farne ciò che vuoi. 

Per qualcuno la possibilità di vivere senza vincoli, posteggiare “casa” di fronte a un tramonto sul mare o svegliarsi ogni giorno in un posto diverso sono pro impagabili a cui non rinuncerebbero mai. Per queste persone la flessibilità di questo stile di vita è vitale come l’aria, così come lo sono l’opportunità di riconquistare il proprio tempo per dedicarlo alle proprie passioni, alla propria famiglia e alla scoperta della bellezza del Pianeta. 

Per altri la stabilità, la famiglia che vive nella porta accanto, gli ampi spazi domestici o il solito tragitto casa-lavoro sono punti fermi irrinunciabili e sarebbe per loro impensabile vivere nei pochi metri quadri di un mezzo su ruote in costante movimento.

Insomma, vivere in camper non è per tutti.

Ma se sai che fa per te, non perdere altro tempo e buttati nell’avventura.
Te ne pentirai? Forse.
Ma senza dubbio ti pentirai di non averci provato. 

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