Aggiornato il 2 Dicembre 2022 Magia e fascino. Incanto e mistero. Fuligginosi palazzi carichi di un attraente passato e moderni quartieri pieni di futuro. Antiche leggende e pub brulicanti di vita. Macabre storie e parchi di una bellezza vivace e prorompente. Tutto questo è Edimburgo, un mix di contrasti che ti stordisce. Una città che ti […]
5 giorni a Edimburgo: itinerario nella capitale della Scozia
Aggiornato il 2 Dicembre 2022
Aggiornato il 2 Dicembre 2022
Siamo piombati nel cuore pulsante della Old Town di Edimburgo dopo un paio d’ore di volo e un viaggio in bus che ci ha portati dall’Edimburgh Airport al Waverly Bridge. Quando le porte del nostro Airlink100 si sono aperte, ci siamo trovati catapultati direttamente nel vivo della bellezza: l’impatto è stato incredibile, il Waverly Bridge che scorreva sopra la Waverly Station e collegava la Old Town con la New Town, delimitando a est i Princes Gardens.
Quale migliore primo impatto potevamo chiedere per inaugurare i nostri 5 giorni a Edimburgo?
Abbiamo respirato a pieni polmoni quella sensazione magnifica che nasce quando si è all’inizio di una nuova avventura e tutto è ancora da scoprire: quando il taccuino è zeppo di annotazioni, la Lonely Planet piena di appunti, gli occhi pieni di fotografie viste online. E ti guardi attorno rendendoti conto che sei finalmente lì, dove hai sognato di essere per tanto tempo, nel vivo della tua nuova meta.
5 giorni a Edimburgo: cosa vedere e cosa fare?
Pianificando il nostro itinerario a Edimburgo abbiamo deciso di restare nella capitale scozzese per quasi una settimana, dall’1 al 5 di un freddo gennaio, per inaugurare un nuovo anno con ciò che più ci piace fare: esplorare il mondo e collezionare ricordi. La sensazione di scandire i numeri del countdown di Capodanno con il trolley pronto accanto a te non ha prezzo e poche ore dopo l’inizio dell’anno eravamo già in aeroporto!
Avevamo voglia di un piano “morbido” e abbiamo buttato giù un tour della capitale scozzese che potesse permetterci di curiosare tra tutte le attrazioni di Edimburgo che più ci ispiravano, dedicandoci anche momenti di relax e immersione nella vita locale: lunghe pause giocando a fare i locals nei meravigliosi pub scozzesi, Guinness in una mano e pie nell’altra, e lunghi bagni in piscina nel nostro hotel con spa e idromassaggio 😛
A proposito, hai già letto il nostro articolo Edimburgo in 5 giorni, affascinante mistero? Lì abbiamo parlato delle sensazioni meravigliose che la città ci ha regalato e inserito qualche consiglio pratico su dove alloggiare qui e come arrivare in centro!
Ti portiamo ora con noi tra piazze storiche, castelli e universi sotterranei, per svelarti cosa vedere a Edimburgo e come abbiamo incastrato in pochi giorni il meglio della città, assaporandola con lentezza, come piace a noi.
Cosa fare a Edimburgo: Grassmarket
Il Novotel Edimburgh Center – il meraviglioso hotel che abbiamo scelto per la nostra avventura – si trova a pochi passi da una delle piazze più famose della città, Grassmarket. È la prima delle attrazioni che ci ha accolti, dopo aver abbandonato i trolley nel nostro albergo a poca distanza da lì ed essere partiti per l’esplorazione, con cartina alla mano e la fedele reflex al collo.
Grassmarket è una piazza dal doppio volto, come tipico di questa città: utilizzata un tempo come luogo di esecuzioni pubbliche e impiccagioni, è oggi invece piena di pub e ristoranti frequentatissimi dai giovani del posto. Quando ci si avventura in uno dei suoi affollati locali, ci si sente nel luogo più festoso e rilassato del pianeta, ma se ci si incammina su questo piazzale quando la luce cala e magari scende anche qualche goccia della tipica pioggerellina scozzese, sembra come di vederne rivivere il lato macabro e cupo.
I lati opposti di questa città si scontrano armoniosamente in ogni suo angolo, e regalano emozioni decisamente particolari. La piazza si trova inoltre ai piedi del Castello di Edimburgo, di cui si può ammirare uno scorcio davvero bellissimo, che merita di essere visto nelle diverse ore della giornata perché la luce che cambia sulle sua mura regala immagini sempre diverse, una più bella dell’altra.
Da Grassmarket risalendo West Bow e Victoria Street si arriva al George VI Bridge; da qui svoltando a sinistra si accede alla via principale e più famosa della città, il Royal Mile.
Cosa vedere a Edimburgo in 5 giorni? Il Royal Mile!
Il celeberrimo Royal Mile è la via più caratteristica di Edimburgo ed è la fotografia di ciò che ci si aspetta da questa città. Un lunghissimo viale acciottolato, fiancheggiato da palazzi d’epoca con un animo tipicamente scozzese, dove pullulano negozi di ogni genere e vetrine capaci di stregare.
Impossibile percorrerlo in fretta e lo sconsiglieremmo assolutamente, perché il Royal Mile va gustato centimetri dopo centimetro. Viene naturale fermarsi a gironzolare tra i piccoli negozi di oggetti tipici, souvenir, abbigliamento scozzese, entrando e uscendo da ogni porta rapiti dalla più sfrenata curiosità. Viene naturale anche fermarsi estasiati ad ascoltare i suonatori di cornamusa vestiti in abiti “ufficiali”, per godere di tutta la potenza di quello strumento che rimanda a tempi antichi, a battaglie e cavalieri sui loro destrieri.
Allo stesso modo, viene naturale stupirsi davanti a una chiesa che spunta a un incrocio e osservare il via vai delle persone del posto. Quando poi ci si accorge che ai lati del Royal Mile si diramano tante viette minuscole, i cosiddetti “closes”, diventa irresistibile non mettere il naso in ognuno di essi, percorrerne un tratto e perdere la testa per questa caratteristica così “edimburghese”. Queste viuzze coperte, che generalmente portano a cortili interni, prendevano il nome da un cittadino illustre che vi abitava o dall’attività principale che vi veniva svolta. Sono angusti e stretti, a tratti bui e decisamente invitanti, tanto che viene voglia di perlustrarli tutti e vedere dove conducono. Alcuni detti pends sono ripidissimi e vi fanno avere la perfetta cognizione di quanto la città sia arroccata su una collina.
Il Royal Mile parte dal castello di Edimburgo e arriva fino alla Holyrood House, assumendo diverse denominazioni : Castle Esplanade, Castlehill, Lawnmarket, High Street, Canongate e Abbey Strand. Se la si percorre dal Castello alla Holyrood house è tutta in discesa; nel caso si sentisse comunque il bisogno di una pausa non mancano i pub dove fermarsi.
Sono aperti con orario continuato, pieni anche a metà pomeriggio e servono ottimi spuntini a qualsiasi ora della giornata (sempre accompagnati da una buona Guinness, ovviamente).
Tour consigliato: Visita guidata di Edimburgo
Il Castello di Edimburgo
Il castello di Edimburgo è uno dei castelli più belli, grandi e articolati che ci sia capitato di visitare. L’ingresso non è molto economico, ma ne vale davvero la pena. Fin dalla piazza antistante il suo ingresso, il castello trasmette la sua maestosità e la sua eleganza. Una volta entrati, non si può fare a meno di avere una mappa alla mano per addentrarsi tra le sue mura perché le cose da vedere sono davvero tante.
Noi abbiamo iniziato la visita passeggiando tra le sue vie e incontrando una delle gloriose batterie di cannoni che hanno difeso la città nei secoli, la Argyle Battery. Entrare in un castello porta sempre a immergersi in una parte di storia fatta di opere magnifiche, di strutture imponenti e dello sfarzo della vita a corte, ma anche di battaglie, cannoni in uso, soldati lanciati in battaglia, confusione e immagini non propriamente felici. Quando ammiriamo queste armi le guardiamo sempre con un misto di rispetto per la storia che rappresentano e timore per ciò che possono fare, affascinati dal loro evocare antiche battaglie ormai lontane nei secoli e contemporaneamente invasi da una certa inquietudine pensando che in questi posti si sono svolte scene che fanno accapponare la pelle.
Il leitmotiv della visita ad un castello come quello di Edimburgo sarà proprio questo misto di emozioni. Nel National War Museum sono rappresentati 400 anni di storia della città attraverso armi, uniformi, strumenti utilizzati in battaglia, attrezzi medici da campo e fotografie. A ricordare che già, la storia di praticamente tutti i paesi del mondo passa dalla storia delle sue guerre.
All’interno del Royal Palace invece si possono ammirare i Gioielli della Corona, una collezione di opulenti scettri e simboli regali, oltre che la Stone of Destiny ovvero la leggendaria pietra sulla quale furono incoronati i sovrani scozzesi per centinaia di anni. Nel cuore del castello si trova la Great Hall, una magnifica sala costruita nel XVI secolo, che ospitava anticamente le riunioni del parlamento scozzese, e che noi abbiamo trovato invece occupata da una rappresentazione in costume dove un cavaliere illustrava l’utilizzo delle sue spade e le tecniche di combattimento.
I cannoni che fanno più simpatia all’interno del castello sono due, Mon’s Meg e il One o’clock Gun. Mon’s Meg vine definita dal cartello che la descrive come "un’antica signora”, stanca per tutte le sue battaglie, che chiede gentilmente di riposare: ci ha fatto ridere pensarla come una vecchietta con troppa fatica alle spalle che ora vuole solo godersi in pace a vista della sua bella città.
La One o’Clock Gun è invece un cannone ancora in funzione, la cui tradizione viene mantenuta in vita da secoli. Questo strumento fu inventato nel 1861 per permettere ai marinai presenti nel porto della città di regolare gli orologi di bordo sull’ora esatta: ogni giorno alla una in punto il cannone sparava e poteva essere udito da diverse miglia di distanza, dando modo così a tutte le imbarcazioni di verificare le regolazioni a bordo. Diversi furono i cannoni utilizzati nella storia allo scopo e oggi la tradizione è portata avanti da un piccolo cannone che alla 1 in punto viene allestito da un militare in divisa che, fiero e baldanzoso, prepara il suo colpo e puntualissimo lo fa partire (a salve) per la gioia dei curiosi che si radunano attorno a lui per assistere a questo evento.
Per concludere la visita e dimenticare remote battaglie abbiamo fatto un salto nel Whisky and Finest Food Shop, per assaggiare uno dei whisky più buoni che abbiamo mai provato (e a noi il whisky nemmeno piace, abbiamo detto tutto). Ci siamo goduti degli ottimi assaggi di creme e cibarie, mentre recuperavamo un po’ di tepore. Mentre eravamo all’interno del negozio è successa la magia: ha iniziato improvvisamente e senza preavviso a nevicare. Il castello di Edimburgo sotto la neve è uno spettacolo e siamo rimasti estasiati a guardarlo dalla finestra della bottega attraverso i fiocchi di neve.
INFO UTILI
Biglietto d’ingresso: 18£ adulti / 11£ bambini se acquistati online - 21£ adulti / 12,50£ bambini se acquistati all'ingresso. Sono considerati bambini i visitatori da 5 a 15 anni.
Orari di apertura: 09:30/17:00 (01 ottobre/31 marzo) – 09:30/18:00 (01 aprile/30 settembre).
Attenzione: l'ultimo ingresso è un’ora prima dell’orario di chiusura. Il 01 gennaio l'apertura è alle 11:00 e il 25 e 26 dicembre il Castello resta chiuso.
Nota: La One o’clock Gun spara ogni giorno alla una, tranne che di Domenica, Venerdì di Pasqua e Natale.
Sito web: https://www.edinburghcastle.scot/
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Tour consigliato: Tour del Castello di Edimburgo
La Holyrood House
All’altro capo del Royal Mile rispetto al Castello di Edimburgo si trova il Palace of Holyrood House o più semplicemente Holyrood Palace. È una residenza reale che viene tutt’oggi abitata per alcuni giorni dell’anno da Sua Maestà la regina Elisabetta II e fu costruita accanto all’antica Abbazia di Holyrood che risale al XII secolo.
Si narra che Davide I di scozia, durante una battuta di caccia s’imbattè in un cervo dalle corna gigantesche che lo disarcionò da cavallo; lui per difendersi si aggrappò alle corna del possente animale, ma si ritrovò in mano un crocefisso (altre versioni parlano di una croce di luce che apparve tra le corna del cervo). In ogni caso il re si salvò dall’attacco e in segno di ringraziamento fece costruire nel punto preciso in cui ciò successe l’abbazia di Holyrood, il cui nome deriva dall’antico scozzese Haly Ruid “Santa Croce”.
Anche se con la grossa limitazione che le foto non sono ammesse (per la gioia dei maniaci dello scatto come noi), il palazzo è in gran parte visitabile e si può gironzolare tra gli appartamenti reali, ammirando antichi arazzi, stucchi e dipinti e passando anche dall’appartamento privato di Maria Stuarda che ne racconta attraverso oggetti e mobili originali le (non felicissime) vicende. La Grande Galleria conserva invece ritratti di un centinaio di re scozzesi.
La parte che ci è piaciuta è probabilmente l’antica abbazia. Le cattedrali diroccate, specialmente se a cielo aperto, hanno su di noi un fascino incredibile e l’abbazia di Holyrood si presenta nuda e senza tempo con le sue mura grigie e il suo tetto fatto solo di nuvole (il tetto crollò e non fu più fatto ricostruire). È malinconica, maestosa e carica di un’atmosfera a dir poco affascinante, e vale davvero la pena perdersi tra le sue rovine ascoltando il silenzio che vi regna e guardando l’azzurro del cielo attraverso ciò che resta del suo antico splendore.
INFO UTILI
Biglietto d’ingresso:
Da settembre a giugno
Adulti £17.50
Dai 18 ai 24 anni £11.50
Bambini (5-17anni) £10.00
Disabili £10.00
Luglio e agosto
Adulti £18.50
Dai 18 ai 24 anni £12.00
Bambini (5-17anni) £10.50
Disabili £10.50
Orari di apertura: 09:30/16:30 (01 Novembre/31 Marzo) – 09:30/18:00 (01 Aprile/31 ottobre).
Attenzione: ultimo ingresso alle 15:15 in inverno e alle 16:30 in estate.
Nota: La Holyroodhouse è chiusa il martedì e il mercoledì, eccetto che da luglio a settembre, quando apre 7 giorni su 7. La residenza è utilizzata dalla Corona per eventi e celebrazioni, quindi potrebbero esserci chiusure straordinarie: controlla sempre il sito web prima di organizzare la tua visita!
Sito web: https://www.rct.uk/visit/palace-of-holyroodhouse
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Tour consigliato: Palazzo di Holyrood House
Cosa vedere a Edimburgo? Il National Museum of Scotland
Il National Museum è simpaticamente gratuito. Oltre che essere architettonicamente molto bello, al suo interno contenere collezioni eterogenee che vanno dall’arte al design, dalla storia della Scozia
al mondo animale. Quando ci siamo ritrovati all’interno della Grand Gallery, la galleria principale, abbiamo avuto la sensazione di trovarci in un film: l’enorme sala su cui i tre piani del museo si affacciano, dalle linee essenziali, sui toni del bianco e piena di luce, ci ha dato la sensazione di essere in un set cinematografico tanto era perfetta e perfetta rappresentazione di “museo”. Un po’ da film americano, per intenderci.
La sensazione si acuisce quando si passa alla sala “Animal World”: la collezione raccoglie riproduzioni di animali di tutto il pianeta in scala 1:1 ed è veramente suggestiva. Si cammina accanto a tigri e antilopi mentre sopra la testa nuotano nell’aria enormi cetacei e ci si aspetta che da un momento all’altro tutto prenda magicamente vita come in un’animazione per bambini. Ci sono poi sale dedicate all’antropologia, ai fossili, allo spazio, alla geologia, alla moda, alle arti decorative e molto altro. Gli ambienti sempre molto ben allestiti e spesso interattivi, ne fanno un’attrazione da non perdere specialmente se si viaggia con i bimbi.
Sì, lo ammettiamo… anche noi “adulti” ci siamo divertiti parecchio!
INFO UTILI
Biglietto d’ingresso: gratuito, ben accette donazioni spontanee
Orari di apertura: 10:00/17:00
Sito web: https://www.nms.ac.uk/
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Il Mary King's Close: imperdibile se visiti Edimburgo in 5 giorni!
La visita al Mary King’s Close era quella che più attendevamo in questo viaggio nella capitale scozzese. È una di quelle esperienze particolari, sulle quali inizi a fantasticare già da casa davanti allo schermo del PC, leggendo informazioni, guardando foto e cercando il modo di prenotare tutto in modo da essere sicuro non perdertela. Il Mary King’s close è uno dei closes della città che si è guadagnato la maggior fama e notorietà ai giorni nostri, in maniera non felice: ha attraversato infatti, non senza conseguenze, momenti bui e anni di degrado, prima di diventare l’attrazione da amanti del brivido che è oggi.
Durante il XVII secolo, la città di Edimburgo ebbe uno sviluppo edilizio molto particolare, complice il veloce aumento del tasso demografico. Per mancanza di spazio e luoghi pianeggianti dove edificare, la città si sviluppò in verticale, con una peculiare struttura “su livelli” che diede vita a zone più alte e quindi ariose e luminose e altre meno elevate dal suolo inevitabilmente più oscure, umide e inospitali. Facile immaginare come le fasce alte della società fossero residenti ai piani alti, mentre quelle povere destinate a peggiorare ulteriormente la loro condizione sulla terra abitando quelli più bassi.
Ancor più semplice capire come concentrando povertà, scarsità di igiene e disagio sociale in una periferia sotto elevata tra bui vicoli e cunicoli dimenticati si sia dato vita a un mondo sotterraneo di delinquenza, attività criminali e malattie (importante ricordare come gli scarichi fognari dei tempi non fossero particolarmente sofisticati e che i liquami venissero scaricati direttamente al suolo).
Il Mary King’s Close era uno di questi controversi vicoli e prendeva il nome da Mary King, una donna d’affari del 17° secolo, che possedeva alcune proprietà all’interno del close. Dopo aver sopportato anni di pestilenze, feroci assassini, prostituzione e contrabbando, al Mary King’s Close venne riservato un ancor più triste destino. Durante XVIII secolo venne letteralmente seppellito vivo: per fare spazio alla costruzione il Royal Exchange (la Camera di Commercio) proprio in quel punto, gli edifici più sotterranei della zona furono destinati a diventare fondamenta del nuovo palazzo mentre le strutture più in alto furono demolite. Il Mary King’s Close continuò incredibilmente a vivere, dato che non tutti gli abitanti scelsero di andarsene (l’ultimo è stato forzatamente mandato via nel 1902!) ma in una condizione a dir poco surreale: praticamente sottoterra.
Il viaggio attraverso le viscere di Edimburgo ci lascia senza fiato. Siamo scesi nei vicoli del close con la guida (inglese) e un'audioguida in italiano, e dopo pochi passi abbiamo sentito tutta l’oppressione e il senso di claustrofobia che l’area emana e che è rimasto intatto nei secoli.
Quando gironzolando tra vicoli e appartamenti ci iniziano a raccontare dei fantasmi che infestano la zona, dei medium che hanno negli anni percepito presenze sofferenti, di killer senza pietà che si aggiravano per quelle strade, ci tremano le gambe. Sarà l’aria pesante, sarà che si riesce ad immaginare perfettamente l’odore di liquami che impregnava le stanze delle abitazioni, sarà la luce fioca, sarà il sapere di essere a decine di metri dal livello del Royal Mile, ma le sensazioni lì dentro sono davvero davvero forti.
Insomma, uscire di nuovo all’aria aperta e vedere la luce del sole è un immenso sollievo. Ma l’emozione di essere stati “sotto” Edimburgo è impagabile.
INFO UTILI
Biglietto d’ingresso: 19.50£ adulti/ 12.95£ bambini (5-15 anni).
Orari di apertura: variano a seconda della stagione e sono consultabili qui.
Attenzione: prenotazione caldamente consigliata!
Nota: i bambini sotto i 5 anni non sono ammessi al tour per motivi di sicurezza.
Sito web: https://www.realmarykingsclose.com/plan-your-visit/it/
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Tour alternativo: Tour dei sotterranei di Edimburgo
Fonte: The Real Mary King’s Close (che ringraziamo per averci gentilmente fornito le immagini 🙂 )
Royal Yatch Britannia, per un tour di Edimburgo indimenticabile
Il cuore di Edimburgo è carico di mistero e antico fascino, ma la città racchiude in sé anche zone moderne, quartieri a ridosso del mare, panorami molto diversi tra di loro che contribuiscono ad aumentarne lo charme sfaccettato.
Ce ne siamo accorti mentre il bus a due piani della linea 35 ci guidava dal centro fino al quartiere di Leith, un’area davvero graziosa che si affaccia sul delta del Water Of Leith, il punto in cui il fiume che attraversa Edimburgo si tuffa nel Mare del Nord. Viaggiare su un bus a due piani – sedendoci rigorosamente sul piano superiore, nei primi posti davanti per non perderci nulla – ci ha permesso di fare un giro turistico panoramico, prima di arrivare alla nostra fermata “Ocean Drive” proprio accanto all’Ocean Terminal, un famoso centro commerciale.
È proprio dall’interno dell’Ocean Terminal che si trova l’ingresso dell’imponente Royal Yatch Britannia: la bellissima nave reale, che ora riposa attraccata alle coste scozzesi, ha fieramente servito la corona per 44 lunghi anni a partire dal 1953, anno in cui venne inaugurata ufficialmente.
Fu utilizzata per ricevere ospiti, nobili vacanze e lune di miele reali. Oggi si possono visitare tutti i suoi ambienti, dagli appartamenti della monarchia, alle zone riservate al personale e all’equipaggio, in un viaggio nei segreti di questa particolare residenza galleggiante. Un’audioguida accompagna passo passo alla scoperta di ogni singola stanza reale, svelandone curiosità e aneddoti, ed è divertente immaginarsi la vita di bordo, tra regole reali e più nascosti momenti di relax.
Da inserire senza dubbio in un itinerario di cinque giorni a Edimburgo!
INFORMAZIONI UTILI
Biglietto d’ingresso: 18.50£ adulti / 9.25£ bambini (5-17 anni). Gratis sotto i 5 anni.
Orari di apertura: 10:00/17:00 (gennaio/marzo+ novembre/dicembre) - 09:30/18:00 (aprile/agosto) - 10:00/18:00 settembre - 10:00/17:30 ottobre. L'ultimo ingresso è 2 ore prima della chiusura.
Nota: nel prezzo del biglietto è inclusa l’audioguida multilingua.
Sito web: https://www.royalyachtbritannia.co.uk/
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Puoi acquistare i biglietti qui: Royal Yacht Britannia
New Town e Stockbridge: visitare Edimburgo e il suo lato moderno
Edimburgo è perfetta per essere esplorata gironzolando lentamente a piedi. Ad esempio, seguendo il lungo tour che dal cuore della Old Town porta alle zone più moderne e residenziali della città. Abbiamo attraversato i meravigliosi Princes Street Gardens, un polmone verde in centro città, area super rilassante dove abitanti e turisti vengono per rilassarsi sui suoi praticelli curati. Siamo passati anche accanto allo Scott Monument (dedicato allo scrittore Sir Walter Scott) e alla Edimburg Eye, una ruota panoramica che permette di guardare la città dall’alto dei suoi 30 metri.
Usciti dai giardini di Princess Street ci siamo poi tuffati nell’anima moderna di Edimburgo. La New Town è frutto di un progetto architettonico che nel XVIII secolo portò alla progettazione e allo sviluppo di questo elegante quartiere a nord della Old Town. L’idea fu quella di creare una nuova zona residenziale, più moderna e ordinata della vecchia città e il progetto del giovane architetto a cui furono commissionati i lavori, James Craig, prevedeva lo sviluppo di questa nuova area secondo linee geometriche che richiamassero la Union Flag (la bandiera del regno unito).
Su George’s Street, Queen Street, Princess Street e le altre eleganti strade del quartiere si affacciano palazzi in stile georgiano, negozi, boutique ed ristoranti chic. È davvero piacevole passeggiare per queste strade che pullulano di vita e osservare incuriositi la vita dei locali che entrano ed escono da palazzi, negozi e uffici, per proseguire poi attraverso Stockbridge, ammirando i palazzi in mattoni grigi dalla classe indiscutibile.
Dean Village, senza dubbio tra le attrazioni da vedere a Edimburgo!
Ci siamo mossi con calma fino a raggiungere il pittoresco Dean Village, una zona che ha conosciuto nei secoli momenti di celebrità, degrado e rinascita, dettaglio che lo rende molto interessante. Il villaggio, un tempo conosciuto come Water Of Leith Village, sorge appunto sulle rive del fiume Water Of Leith, ed è stato per secoli il fulcro di una rinomata area di mulini e macine, grazie ovviamente alla sua vicinanza alle forti correnti delle acque. Durante il XX secolo però qualcosa cambiò e la maggior parte dei mulini della zona furono purtroppo chiusi in favore di più moderni ed efficienti stabilimenti che iniziavano a essere costruiti in altre zone.
Il Dean Village conobbe momenti di totale abbandono fino a essere considerato simbolo di decadimento e povertà. Fu solo negli anni ’70 che si ricominciò a guardare questo grazioso paesino periferico come una potenziale area verde e tranquilla appena fuori città da riconvertire in area residenziale.
Oggigiorno il Dean Village è un villaggio immerso nella natura che è un piacere visitare, per godersi momenti di tranquillità oltre che musei e gallerie d’arte. Dato che il paese sorge su un percorso pedonale detto Water Of Leith Walkway, che parte dal paese di Balerno e che si snoda lungo le rive del fiume fino allo sbocco sul mare di Leith, ci siamo divertiti a percorrerne un tratto per assorbirne tutta la placida calma e goderne il silenzio interrotto solo dallo scrosciare delle acque e dal fruscio degli alberi.
I Royal Botanic Gardens, l'anima verde di Edimburgo
In vena di camminare senza sosta, abbiamo raggiunto sempre a piedi un altro punto di interesse che ci eravamo annotati dei nostri appunti di viaggio: i Royal Botanic Gardens. Questi giardini hanno più di 300 anni e nei loro quasi 30 ettari di terreni ospitano Giardini Cinesi, collezioni di piante native della Scozia, un bosco di alberi secolari e altre aree tematiche davvero molto interessanti tra le quali abbiamo curiosato improvvisandoci esperti botanici per un giorno.
La stagione in cui abbiamo vissuto la nostra settimana a Edimburgo non ha aiutato ad apprezzare i giardini nel loro massimo splendore, dato che il freddo pungente di gennaio ha messo il parco a riposo, ma ci siamo resi conto conto di non aver tenuto in considerazione questo punto solo una volta lì.
La zona si lascia comunque apprezzare e si può anche optare per addentrarsi negli ambienti della Glass House, la bellissima serra in stile vittoriano che ricrea al suo interno climi temperati e tropicali: 10 diverse zone climatiche prendono vita nei suoi ambienti protetti, dagli aridi deserti agli umidi tropici e la visita nelle sue stanze caldissime è molto interessante.
INFORMAZIONI UTILI
Biglietto d’ingresso: gratuito l’ingresso ai giardini, si paga solo l’ingresso alla Glass House: temporaneamente chiusa per manutenzioni (aggiornamento 2022). Consulta le novità qui.
Orari di apertura: 10:00/18:00 (da Marzo a Settembre) – 10:00/17:00 (Ottobre + Febbraio) – 10:00/16:00 (da Novembre a Gennaio)
Sito web: https://www.rbge.org.uk
Prezzi, orari e informazioni possono variare: consulta sempre i portali ufficiali prima di pianificare la tua visita!
Holyrood Park: scoprire Edimburgo in bicicletta
Dopo aver assaporato le atmosfere senza tempo della Old Town e le sue attrazioni e aver curiosato nelle abitudini degli abitanti della capitale gironzolando tra le architetture eleganti della New Town, ci siamo dedicati infine a quella che ormai per noi è una tradizione nei nostri viaggi: un giro su due ruote!
Abbiamo noleggiato due bolidi durante l’ultima giornata che avevamo da trascorrere nella magnifica capitale della Scozia, rendendoci conto che i nostri cinque giorni a Edimburgo sono davvero volati e da che ci sembravano prima di partire quasi “troppi”, ci sono sembrati alla fine troppo pochi.
È stato fantastico pedalare per le vie del centro e ripassare dal Royal Mile per godercelo anche dalla sella di una bici e raggiungere infine l’enorme Holyrood Park, ovvero il parco che circonda l’Holyrood Palace. Col vento tra i capelli, su queste verdi colline ci può godere una Edimburgo naturalistica e rilassante.
Posteggiate le biciclette, ci siamo anche avventurati sui ripidi pendii dell’Arthur Seat, la vetta più famosa del gruppo di rilievi che compongono il parco, nonché punto più alto della città di Edimburgo, coi suoi 251 metri. Sfidando il fortissimo vento che soffia sulla sua cima, si può ammirare una meravigliosa vista, riuscendo a catturare nuovi dettagli e prospettive sulla città.
Inforcate nuovamente poi le nostre bici, siamo andati a scoprire il The Sheep Heid: si dice il pub più antico di Edimburgo, ed è situato proprio nel perimetro dell’Holyrood Park, verso il Duddingston Lock. Lo abbiamo trovato purtroppo chiuso, ma ci ha fatto comunque piacere fare la sua conoscenza 🙂
Per assaporare il gusto dei pub scozzesi: Tour del whisky a Edimburgo
Portobello e il freddo mare del nord
Proseguendo senza piani precisi verso la costa scozzese, ci è capitato di scovare un posticino che per noi è stata un’assoluta sorpresa. Non avevamo infatti calcolato di poter vivere atmosfere “da spiaggia” nella capitale della Scozia e invece ci siamo ritrovati a lasciare le nostre impronte sulla sabbia della spiaggia di Portobello, uno sbocco vacanziero e marinaresco di Edimburgo sul Mare del Nord.
Il suo litorale rossastro e i ristorantini lungo la spiaggia ci hanno fatto scoprire una Edimburgo insolita, che non ci saremmo aspettati e che siamo stati felicissimi di aver trovato nella maniera che più ci piace: girovagando senza meta guidati dall’istinto.
Il clima di gennaio non lasciava molto spazio a sole e cielo azzurro, ma immaginiamo che ai primi raggi tiepidi i tavolini si riempiano e la spiaggia sia invasa da famiglie, bambini che corrono e coppiette che si rilassano al sole.
Questa immersione della “Edinburgh Seaside” ha segnato la fine del nostro primo viaggio in Scozia.
Questa terra ci ha incantati, ma non ne avevamo dubbi. I paesi nel nord Europa non ci hanno mai delusi e questa splendida capitale ha superato le nostre più rosee aspettative.
Sarà la sua storia spesso tormentata, saranno le sue viuzze strette e buie, sarà la presenza di un mondo sotterraneo, saranno i suoi colori plumbei e la cupezza dei suoi lastricati umidi di pioggia, ma Edimburgo è così carica di sfuggenti enigmi da mettere i brividi. Insomma, nella capitale scozzese non è strettamente necessario fare uno dei tanti Ghost Tour proposti dalle agenzie per sentirsi immersi in una piacevolmente inquietante aria di mistero: la sensazione di una città in cui aleggiano antiche leggende, inspiegabili presenze e fatti incomprensibili è perfettamente presente in ogni suo centimetro.
Ma, in parallelo, Edimburgo è anche maestosa bellezza, eleganza, leggerezza, fascino raffinato e vivacità mondana. Insomma, lascia stupiti e senza senza parole. E invita senza dubbio al ritorno.
Il top sarebbe un lungo e intenso on the road, che parta proprio da Edimburgo, si allunghi nelle Highlands e percorra ogni centimetro di questi territori carichi di irresistibile fascino.
Tu sei mai stato in Scozia?
Ti sei innamorato come noi di questa terra?
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Sto decisamente ri-visitando Edimburgo insieme a voi! 🙂
Ma che bello! Ci piace un sacco l'idea di averti riportata a passeggio per le vie di questa città splendida 🙂
Noi ci torneremmo subito, non solo con la fantasia 😛 E un on the road per tutta la Scozia prima o poi sarà nostro! 😉
Baciii!
Deia&Ale
Non sono mai stata ad Edimburgo eppure ne ho sentito parlare così bene che è nei miei desideri da anni. Ha un fascino di altri tempi ed il giro nelle sue viscere le conferisce un alone di mistero che ai miei occhi la rende ancora più bella.
Ciao Simo! 🙂
Edimburgo è impregnata nel mistero! Ha un fascino davvero incredibile, saranno le sue ambientazioni un po' dark e piovigginose, saranno gli eleganti palazzi dai mattoni grigi, sarà il suo passato ricco di eventi, sarà che è una città semplicemente bellissima! 🙂
Noi ce ne siamo innamorati e penso faccia lo stesso effetto a chiunque ci passi 😉
Corri a prenotare un volo! 😛
Un abbraccio
Deia & Ale
Wow ragazzi, ottimo inizio di itinerario!
Edimburgo è una destinazione in lista, mi piacerebbe poter organizzare un viaggio a breve, ma sono indeciso sul periodo!
Sicuramente non vorrei perdermi il Mary King's Close: come la Napoli Sotterranea, sembra trasmettere davvero sensazioni intense!
Complimenti come sempre, ragazzi!
Ma grazie mille 🙂 🙂 🙂
Edimburgo a noi è piaciuta un sacco ed era inizio Gennaio, immagino che con temperature più piacevoli possa essere forse più "comodo" gironzolare per la città e i dintorni, ma è un posto talmente affascinante e con tante cose da vedere che secondo noi può essere goduto appieno in ogni stagione 😉 Il Mary King's Close ve lo stra consigliamo! L'occasione di addentrarsi nelle viscere di una città non la si ha sempre, e l'atmosfera là sotto vale davvero la pena di essere vissuta! 🙂
Grazie di essere passati ragazzi!
Baci!